Governo KAPOcchia

L’Italia a ben vedere è si il Bel Paese ma è anche una nazione molto strana, governata da gente strana, popolata in gran parte …. ma per fortuna non solamente … da gente strana! Mentre il mondo intero, anche se a macchia di leopardo, sta riaprendo alla vita normale l’Italia impone nuove restrizioni. Mentre quasi tutte le nazioni delle cosiddette democrazie occidentali prevedono l’elezine diretta dei propri presidenti, in Italia viene considerata normale la rielezione indiretta di un presidente, da parte di grandi elettori che rappresentano solo formalmente gli ormai sudditi della REpubblica, dove RE ha perso il significato della parola latina res, tornando ad essere sinonimo di monarca, e viene considerata una cosa normale! E in molti plaudono a questa abominevole e antidemocratica scelta: una scelta fatta in nome di una supposta normalizzazione …. mentre in REaltà si tratta di una scelta piuttosto anormale.

Maggioranza plagiata

Cittadini ormai succubi di scelte non sempre e, oggi piu’ che mai, fuori luogo e fuori tempo.n Cittadini non solo incapoaci di reagire con fermezza ad imposizioni non condivisibili e addirittura perniciose, cittadini che in maggioranza si sono convinti che va bene cosi’. Che tutto questo si doveva fare, che le libertà individuali andavano represse, che si dovevano limitare i diritti a manifestare contro cio’ che non era gradito; solo nei paesi a regime dittatoriale non viene ammessa la possibilità che si dimostri contro un provvedimento del governo, non si accetta che possa esservi un dissenso ma, cosa ancor piu’ grave, ogni espressione in dissenso non puo’ essere accettata se ad esprimerla è solo una minoranza della popolazione. Ma ci rendiamo conto di dove è finita la supposta democrazia italiana? Forze dell’ordine ormai costrette ad essere milizia al servizio del potere, che intervengono sempre piu’ spesso per vessare il cittadino anzichè per proteggerlo. Su questo non mi si racconti la favoletta del “sono costretti ad obbedire agli ordini” perchè, ricordiamoci, questa fu la difesa dei gerarchi nazisti nei processi di Norimberga: in quanto militari dovevano obbedire agli ordini, punto.

Obbligo vaccinale a KAPOcchia

Un’età, i cinquant’anni, scelta a KAPOcchia; una categoria, quella dei lavoratori dipendenti, scelta a KAPOcchia. Qualcuno addirittura aveva pensato ai 40enni. Siamo alla follia pura> mentre tutti i paesi, seppure gradualmente, aprono togliendo quasi tutte le ormai inutili restriyioni anti Covid, ecco che l’Italia le inasprisce e si vanta persino di essere la nazione da portare ad esempio nel mondo; poveri fessi coloro che lo sostengono, dimenticando che purtroppo è la stata la nazione che ha avuto il peggior rapporto tra decessi e contagi! Un primato assolutamente poco invidiabile considerando che quando la media mondiale, a luglio 2020, era intorno al 2.40% (dati John Hopkinks University, basati sulle comunicazioni delle autorità sanitarie nazionali) l’Italia sfiorava il 12% di decessi rispetto ai contagiati. Non servono altri commenti.

Le ultime notizie dal mondo ci consentono di apprendere che anche la Svizzera ha eliminato quasi del tutto le restrizioni; non sono piu’ obbligatori né il Certificato Verde Covid (in italiano Green Pass) né tantomeno le mascherine. Anche gli USA per bocca del dottor Fauci sostiene che è giunto il momento di ritornare alla vita normale. L’italia NO!

Quanto al vaccino che si sa ormai essere imperfetto, non solo non si parla piu’ di terze dosi o booster ma nemmeno lontanamente di quarte dosi. Mi spiace per coloro che si erano assuefatti a ricevere la loro periodica inoculazione, un rito che è giunto aall’assurdità di far sentire i plurivaccinati dei cittadini con diritti superiori agli altri, agli odiati no vax, quasi una razza superiore agli esseri sani di corpo e di mente che hanno liberamente scelto di non volere un vaccino a costo di subire le gravi e liberticede restrizioni previste da un governo disposto persino a prolungare indefinitamente uno stato di emergenza pur di mantenere il potere. Una vera e propria dittatura sanitaria.

La scienza e il CTS

Presunti esperti di un comitato di salute pubblica assurti a vestali della scienza…. una scienza che dovrebbe essere dubbio e ricerca costante della verità ma che non è tale per coloro che, nella maggior parte dei casi, hanno conoscenze mediche tutt’altro che approfondite nella specifica materia afferente alla Covid 19. Qualche componente delll’ormai famigerato CTS, se non erro, pare non sia neppure medico! E soprattutto non chiamiamoli scienziati per favore; forse qualcuno lo sarà ma non mi è personalmente chiaro chi possa essere. Certo è che, politici e non, si sono appellati alla scienza per giustificare in modo piuttosto pilatesco la bontà delle decisioni intraprese, spesso a danno anzichè nell’interesse dei cittadini italiani. Le conseguenze anche psicologiche di questo regime terroristico e di questo modo dissennato di governare, sono sotto gli occhi di tutti coloro che hanno l’onestà mentale di volerli vedere.

Molti si sono dimenticati dei verbali secretati, delle raccomandazioni ai genitori di far lavare i denti ai propri figli prima di andare a dormire e facezie simili che, a detta dei soloni del CTS, avrebbero aiutato a combattere il virus Sars-CoV-2, delle posizioi ondivaghe sull’uso delle mascherine o di questo o quel medicinale, di questo o di quel protocollo di cura. Tutto questo ha fatto semplicemente vivere nel terrore coloro che si ammalavano e che, come è accaduto anche a me, erano consapevoli di aver contratto una malattia su cui non esistevano certezze curative, in merito alla quale la gran parte del personale sanitario non sapeva esattamente cosa fare; un terrore che faceva temere per la propria vita, l’angoscia di dover essere trasferito in terapia intensiva, di venire sedato per poter essere intubato … senza la certezza del risveglio.

Ma forse anche l’Italia sta arrivando alla fine di questa assurda situazione:

Un’intera generazione di anziani persa per sempre

Per lo Stato KAPOcchia non si è mai abbastanza vecchi per poter godere della meritata pensione, salvo poi impedire a chi possa e voglia lavorare, di poterlo fare solo perchè non si è fatto inoculare il vaccino imperfetto anti Covid. Tanti, troppi anziani ci hanno lasciato in questo periodo di pandemia e soprattutto nei primi tempi della diffusione del virus. Figli e nitpoti che non avranno piu’ padri o nonni quali compagni della loro vita. Una generazione persa, un ringiovanimento del paese forzato dalla malattia di cui in questi giorni i media hanno addirittura il coraggio di misurare le conseguenze economiche, il risparmio da parte dell’INPS di oltre un miliardo di euro di pensioni già per il 2020 e in tutto quasi 12 miliardi che i morti non potranno reclamare nel decennio 2020-2029; una ulteriore vergogna mediatica di chi , da oltre due anni, sta speculando sul la malattia e sui malati per fornire quasi esclusivamente notizie targate Covid, per fare talk show di ogni e qualsisai tipo targati esclusivamente Covid, per dare libero sfogo alla saccenza di virostar ed altri personaggi piu’ o meno noti al grande pubblico, quali cantanti, attori, calciatori o giullari di regime di varia estrazione, divenuti improvvisamenti superesperti medici, profondi conoscitori di virologia, di infettivologia, di psicologia, di etica…e cosi’ via dicendo. Dei tuttologi insomma, pronti a “bucare” lo schermo in ogni momento della giornata proponendo spesso narrazioni a KAPOcchia!

La carnevalata tutta italiana delle mascherine

Vorrei tanto che tutti smettessimo di parlare solo di Covid, io per primo. Purtroppo le assurdità quotidiane dei DPCM che sembrava dovessero restare sbiaditi ricordi del passato con il passaggio della campanellina da Giuseppe Conte a #MarioDraghi come in quilino di Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri continuano e sono anzi destinate a paggiorare.

Tralascio la questione dei beni di primaria necessità, delle discriminazioni anche ospedaliere tra #vaccinati e #nonvaccinati , questi ultimi talvolta anche per validi motivi di esenzione. Ne hanno già scritto in tanti.

Vorrei invece tornare sulla questione mascherine: agli inizi, se ben riceordate, la tarantella era #mascherinaSI o #mascherinaNO e alla fine è stata per tutti #mascherinachirurgica che è ben noto viene usata in ambiente medico per impedire all’operatore sanitario di contagiare il aziente durante la fase di espirazione; in effetti la tenuta in tale direzione è notevole e pare arrivi allo 0%, ossia a trattenere praticamente il 100% di possibili agenti patogeni, impedendo che questi giungano al paziente! Per contro la filtrazione in entrata della #mascherinachirurgica è estremamente bassa; lascia infatti penetrare fino ad un 80% possibili agenti patogeni che vanno in tal caso a colpire il malcapitato operatore sanitario (medico, infermiere, OSS o altro che si trovi ad operare in ambiente frequentato da individui contagiati e quindi contagiosi.

Adesso il virus Sars-CoV-2 si sta diffondendo in modo ancora piu’ rapido degli inizi della pandemia, arrivando senza problemi a contagiare anche i vaccinati con piu’ dosi, compresi quelli che si sono fatti inocoluare la #terzadose (migliaia gli hashtag di chi si vanta personi di averla fatta ….. la dose almeno, non la malattia per fortuna). Nel contempo pare omai abbastanza acclarato che sia fortemente diminuita la sua pericolosità, al punto che sempre piu’ paesi stanno allentando, chi progressivamente e chi tutte inseme, come ad esempio la #GranBretagna, le varie restrizioni.

E qui viene il bello!

Agli albori della pandemia dopo la tarantella iniziale, l’imposizione della mascherina chirurgica, gli scandali che ne sono conseguiti anche per la palese incapacità ed inefficienza dell’allora commissario #Arcuri, ……si’ quello che la sua vocina robotica e quel carattere spocchioso …. si’ proprio lui, quello che si sarebbe dovuto occupare di risolvere, non dico tutti, ma almeno alcuni dei problemi dell’emergenza sanitaria. Cos’era capace di fare invece: fare la conta di morti e feriti e non rispondere alle domande che gli venivano poste, in modo perlopiu’ quasi sempre estremamente sgarbato.

Il ritornello era “dobbiamo proteggere gli altri”, siamo “altruisti”, pensiamo a chi ci sta vicino, pensiamo ai nonni, ai bambini, ai piu’ deboli. Va bene, va tutto bene …. e a noi stessi no? E perchè? “Perchè no” dicevanno le parole di una notissima canzone di Jannacci. E in tanto il personale medico che nella prima ondata si è contagiato, rimettendoci in moltissimi casi pure la vita, è stato esorbitante. Li hanno chiamati eroi ma non gli avevano dato nelmmeno i #DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale; in pratica le #FFP2 oggi d’obbligo tra l’altro sui mezzi pubblici.

Mascherina non piu’ obbligatoria all’aperto … ma non per tutti

Dopo i vari balletti che si trascinano ormai da oltre due anni, del tipo:

  • mascherina SI
  • mascherina NO
  • mascherina SI, ma chirurgica e solo nei luoghi chiusi e sui mezzi di trasporto
  • mascherina anche in casa
  • mascherina SI adesso anche all’aperto
  • solo mascherina FFP2, obbligatoria dappertutto, sia al chiuso e sui mezzi di trasporto e all’aperto
  • senza mascherina all’aperto, ma solo se non ci sono assembramenti

lo scorso fine settimana mentre passeggiavo sul lungomare di una località ligure, mi sono divertito a guardare gli occhi stupefatti di coloro che ancora indossavano una mascherina FFP2, ancorchè non vi fosse un assembramento di persone tale da giustificarne l’uso. Evidentemente non erano informati dell’ennesima novità dell’ultimo momento oppure, irriducibili difensori della salute propria e di quella altrui, avevano scientemente deciso di non potersene ancora privare. Il gruppo degno di citazione che ho incontrato era costituito da due giovani genitori, con un bimbo presumibilmente in età scolare e l’altro nel passeggino: tutti e quattro rigorosamente bardati con il becco bianco, che di sicuro filtrava adeguatamente anche il salmastro diffuso dalla leggera brezza marina!

Qualche cronista, non so su quale base, ha stimato che nei primi giorni del “liberi dalla mascherina all’aperto” ancora il 30% continuasse a portarla. Decisamente, coloro che ho incrociato al mare erano molti di meno, e sulla loro ostinazione a bardarsi comunque non mi permetto di fare ulteriori commenti.

Carnevale

Tra poco sarà carnevale. Sono curioso di vedere se la libertà di circolare all’aperto senza la mascherina di protezione dal virus verrà mantenuta o ci saranno nuovi cambiamenti. Nel caso fosse reintrodotto l’obbligo il dilemma sarebbe: FFP2 sotto la maschera carnevalesca oppure sopra? Ci sarà da divertirsi ……….